Cuba è lunga strada
Cuba è partenza
e pochi ritorni.

Cuba è maracas
risata in vinile
e musica sottopelle.

Cuba è colore di cannella
fianchi di rumba
e cosce sudate nei bar.

Cuba è bicchiere come luna
voglia di piedi scalzi
e grana spiccia di parola.

Cuba è tramonto al Malecon
il tenersi stretti sulle labbra
e un arrendersi ai pensieri.

Cuba è “ogni casa un garage”
il rugliare stanco di cacharros anni ’50
e l’essere meccanici che non si sa mai.

Cuba è ventilatore e penombra di stanze
muri sbucciati nell’oblio del mudejar
e nei libri che sanno di viaggio a metà.

Cuba è l’idea di un principio
lo specchio del pugno chiuso
e la piazza che brucia nel cuore.

Cuba è perfino Dio
nell’occhio briccone
e nella poesia dei bambini.

Cuba è una bugia lontana
cantata alla bellezza
perchè non sia gelosa.

(da “Gli Scarti” © di Luca Artioli)