Nulla si aggiunge a questo
canto nato per natura,
soltanto acqua e ore lunghe
lunghissime del meriggio,
soltanto pianure sollevate dalle onde,
-pelle nuda del pianeta che scintilla-
e la solita geometria di quella
schiena da bambina sul molo, in attesa,
che riempie la curva del silenzio,
laggiù, in fondo, dove tutto
e niente le appartiene.
(poesia tratta da “Scarti“)
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