2 Pints of Poetry” è un’opera prima, un esordio assolutamente originale nel suo modo di proporsi perché vede sbarcare contemporaneamente nel mondo della poesia in carta stampata non uno, ma ben due autori, che da qualche anno coltivavano insieme il desiderio di pubblicare questo libro: Elisabetta Santoro e Patrick Orsini, ex colleghi e ora amici a distanza (Patrick abita a Londra, n.d.r.).
L’editore è l’Associazione Culturale “Pellicano” di Roma, diretta sapientemente dall’infaticabile Beppe Costa che, nel suo continuo lavoro di promozione della poesia, scopre e “alleva” talenti artistici sia italiani che stranieri.
Il libro, arricchito dalla bella copertina di Laura Barcellandi e dalla puntuale prefazione di Fabio Barcellandi (rispettivamente figlia e marito di Elisabetta, n.d.r.), disvela fin da subito la struttura divertente con cui è stata concepita la distribuzione dei testi.
Prendendo spunto dal titolo della raccolta, infatti, ritroviamo un corpus poetico organizzato secondo gli stadi di una sbornia (dalla bevuta alla zuffa finale!), da intendersi qui non soltanto con il proprio significato letterale, ma anche e soprattutto con quello metaforico, che vede la poesia come una sorgente emozionale da cui dissetarsi fino all’ebbrezza.
Santoro e Orsini, in “2 Pints of Poetry”, mettono a nudo il proprio cuore, senza nascondere le difficoltà che la vita ha riservato loro. E Lo fanno con l’assoluta franchezza che, a volte, soltanto un’ubriacatura può concederti: sia che questa passi da un bicchiere o da un percorso introspettivo innescato dalla stessa poesia.
Nel libro l’amore è l’indiscusso protagonista: l’amore cercato, trovato e poi perso, l’amore che annienta e che rigenera, l’amore per la famiglia e quello speciale per i figli.
Il rigo asciutto, nato per sottrazione, di Santoro e quello pungente e più arioso di Orsini trovano così la propria simbiosi nell’intento, peraltro riuscito, di consegnare al verso il compito nobile di narratore privilegiato dei loro impulsi. Un compito svolto attraverso la dignità di un alfabeto dei sentimenti capace di avvicinarci al sentire degli autori, creando comunanza ed empatia.
In “2 Pints of Poetry”, insomma, si piange, si sorride e si pensa.

Due poesie tratte dal libro:

DALLA PANCHINA (di Patrick Orsini)

Seduto su una panchina ti guardo
e mi sorridi.
Un sorriso di luci,
una danza di correnti.
Lei fuma bianca e antica
accanto,
la voce lieve come immagine,
mentre solitudini e nuovi amori
ci sfiorano ignari.
Quante labbra
in questo scorrere lento
ti han sussurrato ciò che non si può dire?
Mi chiedo se vesti dei colori
di questi segreti mai svelati.
Seduto su una panchina
mi guardi e sorrido.

Patrick Orsini
Laureato in Lingue e Letterature Straniere, vive e lavora a Londra da alcuni anni.
È appassionato di meditazione e terapie alternative e si sta attualmente specializzando in life coaching.
Ha pubblicato alcune brevi poesie, inserite nelle agende letterarie de La Scrittura Creativa di Opposto.

PHYSIQUE DU RÔLE (di Elisabetta Santoro)

Quello che tu chiami
Difetto
io chiamo
diversità
quello che tu credi
sia mancanza
è eccesso
d’amore
è
speranza di guidare
i tuoi occhi a vedere oltre
per superare il vuoto
della superficialità
eppure i tuoi occhi
altro non vedono
ora
dimmi
chi
è
in
difetto?

Elisabetta Santoro
Amante della letteratura thriller, dopo aver pubblicato un racconto sul sito poetare.it ha esordito in ambito letterario poetico grazie all’iniziativa: “365” l’Aforisma del giorno, un suo primo testo è infatti stato pubblicato su Opposto.net e numerosi altri sono successivamente stati inseriti nelle agende letterarie de La Scrittura Creativa di Opposto negli anni: 2010, 2011, 2012 e 2013.

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